Presentazione del libro “Fuochi accesi. I ragazzi di Portofranco, un’esperienza di educazione e integrazione”.

Presentazione del libro “Fuochi accesi. I ragazzi di Portofranco, un’esperienza di educazione e integrazione”.
Presentazione dell’Edizione 2022 del Meeting di Rimini.
Quando don Giussani era venuto a casa vostra, ha visto vostra figlia.
Cosa guardava?
Vedere nell’altro il Mistero è uno sguardo che abbraccia l’altro.
Questo abbraccio è arrivato fino a me.
E così ho capito la carità.
Mikel Azurmendi
dalla postfazione postuma
Ca’ Edimar è una casa di accoglienza che ha la forma di un villaggio. Essa non esisterebbe senza Anna, nata cerebrolesa e vissuta quindici anni priva di ogni autonomia. Eppure la sua vita è stata sorgente di fraternità e di carità. Innanzitutto per i suoi genitori, Mario e Daniela, che, dopo una intensa e appassionante esperienza giovanile, si sono trovati a dover fare i conti con una figlia «così», della quale i medici avevano detto loro: «Non sappiamo se augurarvi che viva o che muoia».
L’iniziale smarrimento si apre a un «cammino di conoscenza» di sé e dell’altro per la sorpresa di come don Luigi Giussani, incontrato anni prima, guarda Anna, fino al punto in cui essa sorge dal Mistero, origine e consistenza di tutto. Un vero e proprio capovolgimento. Non più: «Cosa possa fare per te?», ma: «Chi sei tu per me?».
Dopo la morte di Anna, lo sguardo sull’altro maturato nel rapporto con lei e l’amicizia con alcune famiglie costituiscono l’Associazione Ca’ Edimar, pensata per accogliere ragazzi “difficili”.
Sorprendentemente la sua attività inizia nel parcheggio di un supermercato dove Mario incontra un ragazzino che chiede la carità e lo invita a casa sua.
Prefazione di Angelo Scola, Giancarlo Cesana
Il Centro di Cultura Europea Sant’Adalberto, in collaborazione con Russia Cristiana, Scuola Iconografica di Seriate, Rivela, Family Happening, Associazione Famiglie per l’Accoglienza e la Parrocchia di San Fermo Maggiore, propone la mostra di Icone “Amore fa queste cose – Proposte per un’Iconografia della Santa Famiglia”.
Dal 12 al 26 dicembre 2021 nell’area espositiva del Chiostro della Parrocchia di San Fermo Maggiore Verona.
L’inaugurazione è fissata per domenica 12 dicembre 2021, alle ore 16,00, nell’Auditorium della Parrocchia, con la presenza di Padre Don Francesco Braschi Presidente di Russia Cristiana di Seriate e Direttore della Biblioteca Ambrosiana di Milano. Il tema sarà “La Sacralità della Famiglia”.
Dalla selva oscura al paradiso con Marco Martinelli
L’ Associazione Italiana Centri Culturali con il Teatro delle Albe in collaborazione con Meeting di Rimini e Portico del Vasaio di Rimini, il 21 agosto scorso ha promosso la serata dal titolo “Mi Ritrovai. Dalla selva oscura al Paradiso”, un’azione corale diretta da Marco Martinelli fondatore del Teatro delle Albe insieme ad Ermanna Montanari sette volte premio Ubu. In occasione del grande anniversario dantesco, AIC ha proposto un breve ma incisivo viaggio nella Divina Commedia di Dante Alighieri, una chiamata pubblica aperta a tutti coloro che hanno il “coraggio di dire io”. Marco Martinelli ha lavorato insieme al coro e ai cittadini presenti in Piazza sui primi due canti dell’Inferno, proprio quelli dello smarrimento nella selva, della paura e del coraggio che vince quella paura, brandendo versi di speranza, che sono un viatico per tutti noi. Il nostro secolo, e quello che abbiamo alle spalle, sono specialisti di inferni senza uscita: ma per quanto il male ci prenda alla gola togliendoci il respiro, noi sappiamo che la risalita è possibile. Che le stelle indicano il nostro destino.
La serata di Rimini ha solo dato avvio ad un percorso, questa avventura sarà ripetuta per la prima volta a Verona il 16 settembre 2021, dalle ore 17 alle ore 20 presso la Biblioteca Capitolare e il complesso museale del Duomo di Verona. La serata sarà caratterizzata da alcuni elementi ricorrenti e da altri specifici della città di Verona, ma tutti tesi a sottolineare quell’elemento corale e insieme personale che il progetto propone come filo conduttore di un approccio alle parole di Dante.
Un viaggio, un cammino, un percorso per incontrare e farsi toccare dalla parola di Dante, lasciandoci scuotere dalla forza e dalla bellezza che continuamente suscita.
Tre momenti, con tre protagonisti d’eccezione per scoprire, attraverso l’arte pittorica e poetica, quello stesso desiderio che ha mosso Dante e che commuove da sempre il cuore dell’essere umano.
Dialogo intorno al libro di Adrien Candiard (EMI, 2021).
«Un colpo di fulmine amoroso ci trasforma più profondamente della lettura del Codice penale».
Adrien Candiard
Troppo spesso la fede cristiana viene vista come un elenco di proibizioni oppure come una lista di precetti da seguire pedissequamente. Niente di tutto ciò, sostiene Adrien Candiard. Facendo eco a Paul Claudel – «per fortuna Gesù ci ha liberato dalla morale!» -, queste pagine ci conducono nel cuore del cristianesimo: il primato della grazia e della coscienza rispetto alla legge. L’Autore, spaziando da Bernanos ai padri del deserto e facendo eco alla sua esperienza di guida spirituale, ci conduce sul crinale arduo ma affascinante della libertà così come ce la presenta l’apostolo Paolo. Che si tratti di sesso o di lavoro, di rapporto col denaro o col potere, «il vangelo è sempre una liberazione».
«I conti del farmacista non hanno molto a che vedere con un grande amore».
Adrien Candiard
Collegamento da Verona in diretta video con Meeting di Rimini per l’anteprima del Meeting 2021.
ALTRI EVENTI
MARTEDI 11 MAGGIO
ore 18.00
BIBLIOTECA CAPITOLARE
Presentazione del libro”Nel nome di Dante” di Marco Martinelli
SOLO SU PRENOTAZIONE
MARTEDI 18 MAGGIO
ore 16.30
STUDENT POINT VERONA
Incontro con
Agostino da Polenza, curatore della mostra “Siamo in cima. La vetta del K2 e i volti di un popolo”.
SOLO SU PRENOTAZIONE
Presentazione del libro di Marco Martinelli (Ponte alle Grazie, 2019).
Il senso nascosto, il perché delle mie lacrime. Questo mi travolgeva nella lettura, la scoperta che quel libro nascondesse e al tempo stesso a me solo rivelasse il rumore delle mie lacrime, della mia fame di vita, come se Dante lo avesse scritto proprio per me quello smisurato poema, per me, Marco di Luciana e Vincenzo. Così puoi leggerlo, giovanissimo lettore, e farlo risuonare in te quel canto fatto di tre cantiche fatte di cento canti, come se Dante nell’uscire dalla “selva oscura” della sua disperazione avesse pensato, a te e a nessun altro. Anche a sette secoli di distanza. A costo di sbagliare, di andar fuori strada, di errare: ma l’errare, si sa, è un maestro sorprendente. È un rischio da correre, è quello che ci salva. Siamo in cammino, quindi possiamo inciampare. E perderci. “Nel mezzo del cammin di nostra vita”, così inizia il racconto, in un punto della notte appena prima dell’alba, di un uomo solo e smarrito. E pieno di paura.
Marco Martinelli
Marco Martinelli, regista e fondatore della compagnia Teatro delle Albe, presenta il suo ultimo libro Nel nome di Dante. Diventare grandi con la Divina Commedia, casa editrice Ponte alle Grazie. Un’originale biografia dantesca scritta a partire da alcune domande\cardine: ha ancora senso leggere, o rileggere, la Commedia di Dante Alighieri, quella che Boccaccio definì Divina? Che cosa ha da dirci oggi il padre della nostra lingua? Probabilmente tanto. Basta mettere da parte il monumento della letteratura italiana che tutti ci invidiano, il “sommo poeta”, quello che si è obbligati a studiare a scuola, ma anzitutto, considerarlo un uomo come noi.
Centro Culturale Sant’Adalberto
Via Tommaso Da Vico 14, Verona