Amici del Centro Culturale Sant’Adalberto
La sezione Unione Cattolica Stampa Italiana di Verona è lieta di invitarvi all’incontro: Dalla Siria a Papa Francesco – raccontare le periferie.
Amici del Centro Culturale Sant’Adalberto
La sezione Unione Cattolica Stampa Italiana di Verona è lieta di invitarvi all’incontro: Dalla Siria a Papa Francesco – raccontare le periferie.
Il Centro di Cultura Europea Sant’Adalberto e la Società Letteraria di Verona, con la collaborazione della Fondazione Giorgio Zanotto, sono lieti di invitarvi ad un incontro in ricordo del poeta Mario Luzi in occasione dei cento anni dalla nascita.
La rivoluzione del Maidan è stata l’inizio di un conflitto che non si è ancora placato: a distanza di mesi la situazione è in continuo mutamento. Come vivono gli ucraini adesso? Aleksandr Filonenko ha condiviso l’esperienza del Maidan e vede in questi eventi la possibilità di un incontro attraverso cui è possibile riguadagnare la pace grazie ad un’esperienza che definisce come “la rivoluzione della dignità, la rivolta del cuore”.
Amici del Centro Culturale Sant’Adalberto
Nel programma Operaforte Festival 2014 segnaliamo l’evento: Mio nonno è morto in guerra – Simone Cristicchi presenta il suo libro.
La ricerca della libertà e di un senso del lavoro sono i due elementi caratterizzanti la nascita e la lotta di Solidarność, il primo sindacato libero in Polonia agli inizi degli anni Ottanta durante l’oppressione del regime comunista. Quella che inizialmente era una rivendicazione sindacale operaia divenne poi un vero e proprio movimento di popolo, nel quale si ritrovarono coinvolti operai, contadini, studenti, esponenti della cultura. Da subito è apparsa una diversità che ha stupito i burocrati dell’Est ma anche l’opinione pubblica occidentale: i punti di riferimento di Solidarność non erano delle dottrine ma delle persone e questo spiega perché sul cancello degli stabilimenti di Danzica ci fossero le immagini di Giovanni Paolo II e della Madonna Nera di Częstochowa. Solidarność ha fatto emergere l’esperienza umana in tutta la sua integralità e quindi anche nella dimensione religiosa. Oltre alla ribellione contro condizioni di vita difficilissime, il fattore nuovo che emerge nel 1980 è una nuova coscienza della dignità dell’uomo e della necessità che il lavoro abbia un senso perché l’uomo possa vivere. Józef Tischner, uno dei protagonisti di quegli eventi, scrive: “L’ethos del lavoro è per il lavoro ciò che il bello è per l’opera d’arte. Un’opera d’arte priva della bellezza non è un’opera d’arte. Un lavoro che non serve alla comprensione non è un lavoro”. Proponiamo quindi l’esperienza nata da Solidarność perché riteniamo che questi due temi, libertà e senso del lavoro, siano quanto mai attuali.
Luigi Geninazzi, giornalista e testimone diretto di Solidarność e degli avvenimenti che hanno portato alla fine del comunismo nell’Europa dell’Est, Ha raccontato la sua esperienza professionale ed umana di quegli anni nel libro che introdurrà, L’Atlantide Rossa. Sandro Chierici ha curato la mostra presentata nell’edizione del Meeting di Rimini 2010 Danzica 1980. Solidarność. Tale mostra è una delle proposte di quest’anno dell’Associazione Rivela.
È la vita della mia vita, Cristo.
In Lui si assomma tutto quello che io vorrei,
tutto quello che io cerco,
tutto quello che io sacrifico,
tutto quello che in me si evolve
per amore delle persone con cui mi ha messo.
Don Giussani
«La storia di don Giussani è così significativa, perché ha vissuto le nostre stesse circostanze, e ha dovuto affrontare le stesse sfide e gli stessi rischi, ha dovuto fare lui stesso il cammino che descrive in tanti brani delle sue opere» (Julián Carrón).
Le circostanze che ha attraversato e le persone incontrate sono state decisive per il delinearsi della vocazione di don Luigi Giussani: i suoi genitori, i professori e i compagni del Seminario, le sue letture, il sacerdozio, i primi giovani conosciuti in confessionale o in treno, l’insegnamento, le incomprensioni e i riconoscimenti, la malattia.
Don Giussani ha sempre considerato il cristianesimo come un fatto, un evento reale nella vita dell’uomo, che ha la forma di un incontro, invitando chiunque a verificarne la pertinenza alle esigenze della vita. Così è stato per i tanti ragazzi e adulti di tutto il mondo che hanno riconosciuto in quel prete dalla voce roca e attraente non solo un maestro dal quale imparare, ma soprattutto un uomo col quale paragonarsi, un compagno di cammino affidabile per rispondere alla domanda: come si fa a vivere?
Oggi uno di quei “ragazzi”, che con lui hanno percorso un tratto importante della loro vita e continuano a seguire ciò che egli stesso seguiva, prova a raccontare chi era e come ha vissuto don Giussani attraverso molti documenti inediti. Nasce così questa biografia che, oltre a ricostruire per la prima volta la cronaca dei giorni del fondatore di Comunione e Liberazione, offre ai lettori il segno della sua eredità per la vita delle persone e della Chiesa.
La presentazione del libro “Vita di don Giussani” si inserisce all’interno degli incontri proposti dall’AIC (Associazione italiana centri culturali).
Vai alla pagina ufficiale del libro sul sito di Comunione e Liberazione.
Chi sono i relatori invitati a presentare la biografia di don Giussani scritta da A. Savorana? Scoprilo qui!
Perché abbiamo invitato Luciano Violante? Leggi l’intervista rilasciata a Tracce e la sua recensione di “Vita di don Giussani”!
Mai più la guerra, avventura senza ritorno.
Giovanni Paolo II
In occasione del Centenario della Grande Guerra, la Fondazione Giorgio Zanotto, il Centro di Cultura Europea Sant’Adalberto, la Fondazione Medaglia d’Oro Carlo Ederle, il Gruppo Storico 6o Reggimento Alpini e l’Associazione La Pocostabile presentano l’incontro: Tra i due fronti – Nel Centenario della Grande Guerra.
Interviene:
Andrea Caspani
Direttore di Linea Tempo, rivista culturale di storia, filosofia, letteratura e arte. Docente ed esperto di didattica della Storia. Tra le sue pubblicazioni: Si spengono i lumi su tutta l’Europa – Ricordando “l’inutile strage” (a cura e con P. Zara, 2009); Memoria storica e insegnamento della storia (2005); La storia italiana: una questione di identità (2005). Ha curato la mostra Testimoni della verità nell’Italia in guerra. La resistenza cancellata, realizzata nel Meeting di Rimini 2007.
Coordinatore: Carlo Bortolozzo, presidente Centro di Cultura Europea Sant’Adalberto.
Interventi musicali di Stefano Benini (flautista), Ernest da Silva (ballerino e percussionista), Beatrice Puiu (pianista), Laura Puiu (pianista), Ilaria Peretti (cantante, attrice e autrice di musiche e testi teatrali).
Coreografie: Marlo Manara
Movimenti: Gruppo Storico 6o rgt. alp. – btg. “Verona”
Interventi recitanti: Compagnia La Pocostabile
Amici del Centro Culturale Sant’Adalberto
Il Centro di Cultura e Spiritualità Calabriana presenta: “Le sinapsi della felicità” – Cosa ci può rivelare la scienza sul desiderio di felicità che accomuna tutti gli esseri umani?
L’Ordine degli avvocati di Verona, la Libera Associazione Forense di Verona, l’Unione giuristi cattolici italiani di Verona, il Centro culturale Sant’Adalberto e l’associazione Family Happening presentano l’incontro pubblico
“Tutto il mondo non vale la più piccola persona umana” – Il valore della vita e della persona umana: la storia di Lucy interroga il mondo accademico e forense e le associazioni veronesi.
Ad un anno di distanza dalla chiusura del Sinodo dei Vescovi sulla nuova evangelizzazione, celebrato a Roma nell’ottobre 2012, e in occasione della chiusura dell’Anno della fede il 24 novembre 2013, Papa Francesco consegna alla Chiesa la sua prima Esortazione apostolica Evangelii gaudium. Un documento importantissimo, dal sapore fortemente programmatico, perché delinea il nuovo volto di Chiesa voluto da Papa Francesco. Una Chiesa povera, vicina alla gente, chiamata a cercare nuove strade e ad uscire da se stessa, per annunziare il Vangelo della misericordia a tutti gli uomini. Una Chiesa capace di curare le ferite, di farsi carico delle persone, accompagnandole come il buon samaritano che lava, pulisce, solleva il suo prossimo.
Solo così la Chiesa potrà essere credibile nel suo rinnovato slancio di annuncio del Vangelo.
Io vedo con chiarezza che la cosa di cui la Chiesa ha più bisogno oggi è la capacità di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli, la vicinanza, la prossimità.
Papa Francesco
Interviene:
Padre Aldo Trento
Nato nel 1946 è dal 1989 missionario della Fraternità San Carlo Borromeo in Paraguay dove è responsabile di una clinica per malati terminali ad Asunción.
Centro Culturale Sant’Adalberto
Via Tommaso Da Vico 14, Verona