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2014/2015 Eventi

P. Matteo Ricci in Opera

Biografia:

P. Matteo Ricci
Nato a Macerata il 6 ottobre dei 1552 da nobile e importante famiglia, inizia gli studi in una scuola gesuita e nel 1568 si trasferisce a Roma per completare la sua formazione di letterato e di religioso. Nel 1572 entra nel noviziato a Sant’Andrea al Quirinale e presso il Collegio Romano segue i corsi diretti dal tedesco padre Cristoforo Clavio dal quale eredita la grande passione per le discipline scientifiche come la matematica, l’astronomia e la cartografia oltre alla conoscenza dei letterati classici.

All’epoca, il visitatore generale delle missioni dei Gesuiti in Oriente è padre Alessandro Valignano, incaricato anche della preparazione di alcuni missionari per una spedizione cattolica in Cina. Padre Ricci è uno degli uomini destinato al trasferimento e, dopo esser stato ordinato sacerdote, nel 1582 salpa alla volta della missione verso Macao. Costretto a rimanervi più del previsto a causa dell’interdizione della Cina agli stranieri, si dedica all’apprendimento della lingua e degli usi e costumi cinesi, vestendo successivamente gli abiti propri dei letterati.

Dopo avere invano tentato nel 1598 di raggiungere Pechino, Padre Matteo Ricci rientra a Nanchino dove rimane fino al 1601, anno in cui riesce finalmente a raggiungere la capitale. Non sono però anni infruttuosi: in questo periodo cresce e si rafforza il legame di stima reciproca con la classe colta e con le schiere governative cinesi tanto che, proprio grazie al rispetto di cui gode presso di esse, viene raccomandato per il suo ingresso a Pechino, capitale del “Regno di Mezzo”, alla Corte Imperiale di Wanli. La fama di teologo, predicatore e letterato occidentale lo precede a tal punto che l’Imperatore, incuriosito e colpito dallo “straniero”, gli concede il permesso di fondare una chiesa (sostenuta a spese dell’erario) e, ammettendolo spesso a corte, lo introduce nella cerchia dei mandarini, i più importanti funzionari imperiali.

Quando muore nel 1610, la comunità cristiana cinese, fondata da Padre Matteo Ricci, contava 500 convertiti di cui 400 solo a Pechino; tra questi-neofiti spiccano figure di primo piano della vita sociale, culturale e politica cinese, nonché alcuni parenti dell’Imperatore. Padre Matteo Ricci riceve, forse, il più alto riconoscimento, cioè il privilegio imperiale di un terreno di sepoltura nella capitale in quella che oggi è la School of Beijing Municipal Committee. Tale onore, impensabile per gli stranieri che non potevano essere inumati a Pechino, viene concesso dall’Imperatore su richiesta dei compagni di Padre Matteo Ricci in virtù del suo amore e della sua profonda stima per il popolo e la cultura cinese.

La tomba del gesuita maceratese si trova oggi all’interno del Cimitero di Zhalan, presso il Collegio Amministrativo di Pechino (Beijing Administrative College), situato nei pressi del Tempio delle Cinque Pagode, alla periferia nord-ovest della città.

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#Free2Pray

Di seguito il testo del comunicato diffuso dalla Presidenza della CEI:

«Esiste un legame forte che già ci unisce, al di là di ogni divisione: è la testimonianza dei cristiani, appartenenti a Chiese e tradizioni diverse, vittime di persecuzioni e violenze solo a causa della fede che professano». Con queste parole il Santo Padre ha ricevuto i membri della Commissione internazionale anglicana-cattolica (30 aprile 2015). Si tratta solo dell’ultimo intervento del Papa in ordine alla tragedia di tanti cristiani e di tante persone i cui diritti fondamentali alla vita e alla libertà religiosa vengono sistematicamente violati.
Questa situazione ci interroga profondamente e deve spingerci ad unirci, in Italia e nel mondo, in un grande gesto di preghiera a Dio e di vicinanza con questi nostri fratelli e sorelle. Imploriamo il Signore, inchiniamoci davanti al martirio di persone innocenti, rompiamo il muro dell’indifferenza e del cinismo, lontano da ogni strumentalizzazione ideologica o confessionale.
Da qui la proposta di dedicare, in Italia e in tutte le comunità del mondo che vorranno aderire, la prossima Veglia di Pentecoste, sabato 23 maggio 2015, ai martiri nostri contemporanei.
A questo scopo si sta inoltre lavorando ad un progetto di diffusione – attraverso i social media – di testimonianze e storie, dai diversi paesi: racconti di fede e di amore estremo, eventi di condivisione, fatti di carità. Sono moltissimi i cristiani e gli uomini di ogni confessione capaci di testimoniare l’amore a prezzo della vita. Tale testimonianza non può passare sotto silenzio perché costituisce per tutti una ragione di incoraggiamento al bene e di resistenza al male.

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La Sagrada Familia

Amici del Centro Culturale Sant’Adalberto

Associazione Rivela, Progetto Culturale della Diocesi di Verona, Coldiretti Verona, Festival Biblico sono lieti di invitarLa alla conferenza: La Sagrada Familia – Un inno al creato.

Interverranno:

Paolo Bonetti,
consigliere ecclesiastico nazionale Coldiretti.

Maria Gloria Riva,
religiosa

Claudio Valente,
presidente Coldiretti Verona.

Per maggiori informazioni vista la pagina della mostra sul sito di Rivela.

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Festival Biblico 2015: Custodire il Creato, coltivare l’Umano

Sintesi del tema 2015
La tematica ecologica ha assunto negli ultimi decenni un’importanza centrale anche per l’esegesi biblica, alla ricerca del giusto equilibrio dell’uomo con il mondo e nel tentativo di rintracciare l’autentico messaggio ecologico del testo biblico, questione profondamente radicata nella tradizione cristiana, dalla lezione dei Padri fino a Francesco d’Assisi. Oggi l’elemento ecologico si presenta con una rilevanza nuova, non solo legata alla necessaria salvaguardia ambientale ma come un paradigma in grado di schiudere inediti orizzonti di carattere antropologico.
Tema in piena sintonia con due coincidenze importanti, l’Expo 2015 che punta i riflettori di tutto il mondo sulle tematiche dell’alimentazione e dell’ambiente così come l’attesa Enciclica di papa Francesco sulle tematiche ecologiche.

Custodire per coltivare, coltivare per custodire
Da pura difesa del creato, minacciato dallo sfruttamento eccessivo e dalla manipolazione esercitata dal progresso tecnologico, il tema ecologico mostra sempre più negli ultimi decenni anche la sua dimensione attiva. Da mero tentativo di preservare quanto ci è dato in dono, per trasmetterlo alle successive generazioni, il messaggio della custodia è divenuto sempre più messaggio della coltivazione del creato, in cui l’azione non diviene automaticamente dominio dell’uomo sulla natura ma signoria che custodisce attivamente quanto ricevuto, secondo una tradizione di difesa, salvaguardia, ma insieme promozione dell’ambiente circostante, i cui vertici si possono trovare nel monachesimo. Quanto ci viene offerto dalla dimensione biblica della custodia e della coltivazione è quindi un intreccio di passività e attività, di salvaguardia e promozione, di conservazione e trasformazione che mira in estrema istanza alla trasfigurazione del creato, ultimamente non nelle mani dell’uomo ma di cui l’uomo si fa partecipe. Il Festival Biblico si incarica anzitutto dunque di offrire una lettura che tenga insieme i due poli, quello passivo e quello attivo, quello della salvaguardia e quello della trasformazione, nelle diverse forme, esegetiche, culturali, letterarie, artistiche, musicali, cinematografiche, spettacolari, in cui l’integrazione tra custodia e coltivazione si manifesta, con particolare riferimento all’ecologia umana.

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Raccontare l’alimentazione, raccontare un popolo

Interverranno:

Davide Rondoni,
poeta, scrittore, saggista, ha fondato e dirige il Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna. Tiene corsi di poesia e letteratura nelle Università di Bologna, Milano Cattolica, Genova, Iulm e in diversi Istituti specializzati nonché all’estero a Yale University e Columbia University (Usa). È direttore artistico del festival DANTE09 a Ravenna. Ha partecipato ai più importanti festival di poesia in Italia e all’estero.
Ha pubblicato alcuni volumi di poesia, tra cui “Il bar del tempo” e “Avrebbe amato chiunque” con i quali ha vinto, tra gli altri, i premi più importanti in Italia (tra cui Montale, Carducci, Gatto, Ovidio, Camaiore, Metauro). È presente nelle più importanti antologie di poesia italiana del secondo Novecento edite da Mondatori (a c. Cucchi e Giovanardi) e da Rizzoli (a c. Piccini) e in numerose altre. Sue poesie sono edite in volume o in rivista in Francia, Usa, Venezuela, Russia, Inghilterra, Croazia, Cina e altri paesi.
Ha pubblicato il romanzo per ragazzi “I bambini nascono come le poesie” (Fabbri 2006). Con Franco Loi ha edito nel 2001 per Garzanti un’antologia della poesia italiana dagli anni ’70 a oggi, “Il pensiero dominante. Poesia italiana 1970-2000”.Cura le collane di poesia de Il saggiatore e di Marietti.

Mauro Magatti,
sociologo ed economista, docente di Sociologia generale, di Sociologia della globalizzazione e di Analisi e istituzioni del capitalismo contemporaneo presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Attualmente è PermanentResearchFellow del Centre for Ethics and Culture della Notre Dame University (US). Dal 2008 è direttore del Centre for the Anthropology of Religion and Cultural Change (ARC), nato dalla collaborazione tra Università Cattolica, Gallup Heritage Foundation, Gallup Europe e Cork University.
Autore di numerosemonografie e saggi pubblicati su riviste italiane e straniere, ha partecipato a network universitari internazionali e diretto progetti per agenzie quali UE, European Science Foundation, MIUR, Ministero del lavoro, Regione Lombardia, Camera di Commercio di Milano, Caritas Italiana, Fondazione Cariplo, Fondazione Pastore, Fondazione Agnelli, Fondazione Edison, Banca Intesa.
È membro dell’Editorial Board dell’International Journal of PoliticalAnthropology, del Comitato Scientifico di Sociologica e del Comitato di redazione di Studi di Sociologia, Dialoghi Internazionali e Aggiornamenti Sociali. Fa parte del Comitato Scientifico del Cortile dei Gentili. È editorialistade Il Corriere della Sera.

Carlo Bortolozzo,
saggista letterario, docente presso il Liceo delle Science umane Carlo Montanari ePresidente del Centro di cultura europea Sant’Adalberto. Ha pubblicato (con M. Manzoni) La città incustodita, Studi sulla diffusione del culto di San Nicola da Tolentino a Venezia (Tolentino, 1987); ha curato gli atti del convegno Vita e Poesia, sulla letteratura italiana dell’Otto-Novecento (Padova, 1992); il volume Caro Prof. ti scrivo, testimonianze dal mondo della scuola (Verona, 1994); con M.R. Fasanelli, ll romanzo europeo di fine Ottocento: Dostoevskij e Verga (Verona, 2001). Ha collaborato con le riviste «Libertà di Educazione», «Rivista di studi calabriani».

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Mosè, Gesù, Freud

Intervengono:

Idalgo Carrara,
Counselor a orientamento psicoanalitico e cultore della materia nell’Istituto di Filologia Italiana della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Verona.
Già psicoanalista ha un passato di docente di matematica e lettere italiane nelle scuole dello Stato, ha pubblicato saggi e articoli su giornali e riviste specializzate.
E’ allievo dell’Istituto Freudiano (Scuola lacaniana di psicoanalisi di Padova).
Ha fondato lo “Studium S. Agostino” di psicoanalisi – Poesia – Senso religioso.

Carlo Bortolozzo,
Presidente del Centro di Cultura Europea Sant’Adalberto.

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Voglio la mamma

Amici del Centro Culturale Sant’Adalberto

Segnaliamo l’incontro con Mario Adinolfi: Voglio la mamma – Le #persone non sono cose. I #figli non si pagano.

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Una cosa venuta dal cielo in terra a miracol mostrare

Una cosa venuta dal cielo in terra a miracol mostrare – Come salvarsi dalla noia quotidiana con la Vita Nova di Dante.

Interviene:

Alessandro D’Avenia,
nato a Palermo nel 1977, è uno scrittore, insegnante e sceneggiatore italiano. Il romanzo d’esordio Bianca come il latte, rossa come il sangue esce nel 2010 e diventa rapidamente un successo internazionale; Cose che nessuno sa, pubblicato nel novembre 2011, è il suo secondo libro. Collabora con alcuni quotidiani italiani tra cui Avvenire e La Stampa. Come sceneggiatore, nel 2008 ha firmato alcuni episodi della terza serie di “Life Bites – Pillole di vita” presso Disney Italia. Nel 2011-2012 lavora alla sceneggiatura del film tratto da Bianca come il latte, rossa come il sangue che esce nelle sale cinematografiche nel mese di aprile del 2013. Sempre nel 2013, ad ottobre, esce il suo terzo romanzo, Ciò che inferno non è. Il 6 dicembre 2012 ha ricevuto il Premio Internazionale Padre Pino Puglisi per l’impegno mostrato a favore dei giovani.

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