Un giovane incontra a Parigi una ragazzina enfant prodige della matematica e i due s’innamorano, si fidanzano, si sposano. Lei, poco più che ventenne, va in America. Ma il mondo s’inceppa e in un batter d’occhio tutto finisce: niente più petrolio, niente più energia elettrica, commercio né moneta, niente più regole sociali. Ovunque solo guerre e carneficine. Il mondo si imbarbarisce e la sua caduta coglie i due innamorati ai due lati dell’oceano, senza possibilità di comunicare. Per vent’anni i due vivranno lontani, lei ha una vita durissima, lui comincia a scrivere per non dimenticarla. Finché, dopo tanti anni, i due si ritroveranno, accesi dal fuoco della passione e dal bisogno di verità. Le cose semplici è il tentativo di raccontare il cammino dei nostri desideri più comuni ed elementari – e di tutto quello che ci tocca il cuore, fino a straziarci con la sua bellezza o con il ricordo pungente di essa – attraverso la labirintica distruttività del mondo. Il nostro bisogno di vivere una vita che si possa dire umana, di gioia ma anche di un dolore dotato di senso, è destinato a infrangersi contro il muro del potere, della superficialità, del pensiero indotto e dei luoghi comuni? O può trovare soddisfazione?
Il libro, tra la cinquina dei finalisti del Premio Campiello 2016, sarà presentato dall’Autore martedì 8 novembre 2016 alle ore 17.30 presso la Società Letteraria di Verona in piazzetta Scalette Rubiani, 1.
Qualcosa di indefinibile, che non si poteva ridurre alla sua intelligenza, usciva da lei, una forza sterminata, dalla quale avrei potuto restare incenerito.
Credevo di sapere che cosa è un uomo. Un secolo di letteratura mi aveva insegnato di cosa è capace un uomo.
Auschwitz, Hiroshima, i Gulag, le foibe, il tutto mescolato con Freud, Nietzsche, Proust, Kafka, Heidegger, Hemingway, Grossman.
Ma quello che avevo davanti a me era qualcosa di più.
Luca Doninelli