Il Natale è la festa dell’affezione, dell’affezione di Dio all’uomo che ha reso madre una donna e ha reso bambino Dio.
Perciò il Natale deve far scoppiare la nostra capacità di affezione tra noi.
Da qualunque parte venissero i pastori che si erano raccolti davanti a quella stalla, che brivido di unità tra di loro hanno sentito!
E i re Magi, qualunque sia stato il loro punto di partenza, che unità profonda fra di loro nel cammino dietro la stella e che traboccante sentimento di unità tra di loro di fronte a quel bambino!
La capacità di affezione nasce da un giudizio; il giudizio è il riconoscimento dell’Essere, perciò si esprime in stupore della presenza dell’Essere, in stima, in ammirazione, nella letizia e nella gioia corrispondenti.
In questo giudizio incomincia la compagnia.
Che il Signore ci porti questo grande dono!
Luigi Giussani