Il titolo della XXXVIII edizione, tratto dal “Faust” di J.W. Goethe, pone l’accento sul bisogno di riappropriarsi di quello che ci è stato lasciato in eredità. Che cosa abbiamo ereditato? Una somma di valori? Una storia? Delle verità?
Oggi, nell’era della post-verità di cosa abbiamo bisogno per vivere? La “cascata d’informazioni”, in cui fatti veri e falsi si diffondono allo stesso modo, fa sì che ciò che è vero non sia più evidente. Ma gli uomini hanno bisogno di verità?
Sembra che non esista nulla di veramente oggettivo: non c’è dunque più nulla che valga la pena di essere conservato? Ha ancora senso parlare di TRADIZIONE, di cultura occidentale? Come l’immigrazione e la sfida dell’integrazione ci interpellano? IDENTITÀ e DIALOGO rappresentano un orizzonte possibile? Se il futuro è un
destino di integrazione e di pluralità, il tema dell’eredità riguarda solo la cultura occidentale?
Tutto il meglio di ciò che i padri hanno vissuto come può essere giudicato e riguadagnato? Quali sono le sfide imposte dalle nuove TECNOLOGIE, e in che direzione esse si svilupperanno mettendo in discussione anche sistemi educativi, formativi ed educativi? I nuovi algoritmi, ovvero il dna delle piattaforme dei principali
motori di ricerca, social network e nuovi media prevedono, parzialmente o totalmente, la SOSTITUZIONE DEL FATTORE UMANO (l’io) con un processo automatizzato. Ci stiamo allora avvicinando ad un mondo dove non viene più
riconosciuto, e anzi viene combattuto, l’io, la persona come soggetto di ESPERIENZA?
I GIOVANI oggi cosa, e da chi, ereditano? Da chi imparano? Di quali risorse, non solo economiche, dispongono? Metteremo a tema esperienze di educazione, ma ci interrogheremo anche sul tema del LAVORO, a cui verrà dedicato un innovativo e ampio spazio espositivo e una serie di incontri e appuntamenti con autorevoli
personalità.
Nel contesto del prossimo Meeting, anche attraverso spazi e format rinnovati, incontreremo uomini e storie che racconteranno percorsi umani, professionali, scientifici, artistici, imprenditoriali, con al centro il desiderio di COSTRUIRE INSIEME e di affrontare con realismo e coraggio le sfide dell’oggi. Ciò che desideriamo per il Meeting 2017 è che possa essere, in ogni suo particolare un luogo di dialogo reale dove condividere la ricchezza e la bellezza di cui ognuno è portatore con la sua storia e la sua esperienza, perché si possano intravedere insieme percorsi possibili di costruzione condivisa, avendo come orizzonte il mondo.